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Obbligo assicurazione rischi catastrofali: la scadenza del 31 marzo 2025 è definitiva
Il Decreto Milleproroghe 2025 ha ufficialmente confermato che non ci sarà alcun ulteriore rinvio per l’obbligo di assicurazione contro le catastrofi naturali per le imprese. Il termine, inizialmente fissato al 1° gennaio 2025, è stato posticipato al 31 marzo 2025, ma diverse richieste di proroga fino a giugno o dicembre sono state respinte.
Le aziende italiane hanno quindi solo un mese e mezzo per adeguarsi, sottoscrivendo una polizza obbligatoria che le tuteli dai danni derivanti da eventi catastrofali. Tuttavia, l’assenza del decreto attuativo, ancora in fase di definizione, crea incertezza normativa e difficoltà operative nel settore assicurativo.
Polizze catastrofali obbligatorie per le imprese: cosa prevede la normativa
Chi è obbligato a sottoscrivere l’assicurazione?
L’obbligo di assicurazione contro i rischi catastrofali, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, riguarda tutte le imprese non finanziarie che possiedono immobili utilizzati per l’attività produttiva, commerciale o industriale. L’obiettivo della normativa è quello di ridurre l’esposizione finanziaria delle aziende ai rischi naturali come:
Terremoti
Alluvioni e inondazioni
Frane e smottamenti
Eventi atmosferici estremi
Senza una copertura assicurativa, le imprese non potranno accedere a fondi pubblici per la ricostruzione in caso di danni causati da calamità naturali.
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Costi e impatto economico per le aziende
Secondo uno studio del Centro Studi di Unimpresa, il costo annuo delle polizze dipenderà dal rischio territoriale:
Zone a basso rischio: tra 500 e 3.000 euro per una PMI con 15 dipendenti e 500 mq di sede
Zone a medio rischio: tra 3.000 e 6.000 euro
Zone ad alto rischio: fino a 12.000 euro
Grandi aziende con più stabilimenti: il costo potrebbe superare i 50.000 euro annui
Questi costi possono rappresentare un peso significativo per le PMI, che già affrontano spese fisse elevate. Tuttavia, in caso di sinistro, una polizza con una franchigia del 15% potrebbe coprire fino al 85% del danno subito, evitando un impatto finanziario disastroso.
Problemi e incertezze sul decreto attuativo
A meno di due mesi dalla scadenza, il decreto attuativo interministeriale MIMIT-MEF non è ancora stato pubblicato. Questa mancanza di linee guida operative sta creando difficoltà sia per le imprese, che non possono valutare con precisione i costi e le condizioni delle polizze, sia per il settore assicurativo, che non dispone ancora di parametri chiari per la strutturazione delle offerte.
Quali sono le sanzioni per chi non si assicura?
Le imprese che non sottoscriveranno una polizza entro il 31 marzo non saranno sanzionate direttamente, ma rischiano l’esclusione dai fondi di emergenza e dai contributi pubblici per la ricostruzione, limitando gravemente la loro capacità di ripresa in caso di eventi catastrofali.
Soluzioni per ridurre i costi dell’assicurazione obbligatoria
Le imprese più piccole, che faticano a sostenere il costo delle polizze, potrebbero beneficiare di un sistema di mutualizzazione del rischio, proposto da esperti del settore, che prevederebbe una ripartizione dei costi su scala nazionale. Tuttavia, al momento non esistono soluzioni concrete e le aziende dovranno affrontare l’obbligo senza alcun meccanismo di sostegno.
Come scegliere la migliore polizza catastrofale?
Per rispettare l’obbligo assicurativo, le imprese dovrebbero:
Analizzare il rischio territoriale della propria sede operativa
Confrontare le offerte delle principali compagnie assicurative
Valutare le franchigie e le coperture incluse
Optare per una polizza flessibile che possa essere aggiornata in base alle esigenze future
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Conclusioni
La scadenza del 31 marzo 2025 per l’obbligo di assicurazione contro le catastrofi naturali è definitiva: non ci saranno ulteriori proroghe. Le imprese devono quindi adeguarsi rapidamente per evitare di trovarsi escluse dai fondi pubblici in caso di calamità. Tuttavia, la mancanza di un decreto attuativo chiaro rende complessa l’applicazione della normativa, lasciando il settore in una situazione di forte incertezza.
Le aziende devono agire subito, valutando le offerte disponibili e scegliendo la soluzione assicurativa più adatta per proteggere il proprio patrimonio e garantire la continuità operativa.
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