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Risarcimento danni per buche stradali: come ottenerlo e cosa dice la legge

buche sulla strada

Le buche stradali sono una delle principali cause di danni ai veicoli in Italia, e molti automobilisti si chiedono se sia possibile ottenere un risarcimento per i danni subiti. La normativa è chiara: l’ente proprietario della strada ha l’obbligo di garantire la sicurezza della rete viaria. Tuttavia, ottenere il risarcimento non è sempre semplice.


È necessario dimostrare il nesso di causalità tra il danno e la buca, mentre l’ente pubblico può sottrarsi alla responsabilità provando il caso fortuito o il concorso di colpa del conducente.

In questo articolo vedremo quando e come è possibile ottenere un risarcimento per i danni causati da buche stradali, quali prove raccogliere e quali sono i principali ostacoli legali.



Chi è responsabile dei danni causati da buche stradali?


La responsabilità della manutenzione delle strade ricade sull’ente proprietario o gestore della strada. A seconda del tipo di strada, il responsabile può essere:

  • Comune (per strade urbane)

  • Provincia (per strade provinciali)

  • Regione (per strade regionali)

  • ANAS (per strade statali)


Cosa dice la legge sulla responsabilità dell’ente?


Due articoli del Codice Civile regolano il risarcimento dei danni per buche stradali:

  1. Art. 2051 c.c. – Responsabilità oggettiva del custode: l’ente è responsabile automaticamente dei danni, salvo che dimostri un caso fortuito.

  2. Art. 2043 c.c. – Responsabilità per colpa: se l’ente non ha adottato adeguate misure di manutenzione o segnalazione del pericolo, può essere ritenuto colpevole per negligenza.


La Corte di Cassazione ha confermato che l’ente pubblico è responsabile dei danni causati dalle buche stradali a meno che non provi l’imprevedibilità dell’evento o un comportamento imprudente del conducente (Cass. n. 15742/2019).


Tuttavia, non sempre la richiesta di risarcimento va a buon fine. Se il Comune o l’ente gestore rifiuta di pagare, potresti trovarti a dover affrontare una causa legale. Una polizza di tutela legale per la circolazione può coprire le spese di avvocati e consulenze tecniche, garantendoti il supporto necessario.



Come ottenere il risarcimento per danni da buche stradali?


Per ottenere un risarcimento, è fondamentale raccogliere prove dettagliate e avviare correttamente la procedura.


Le prove indispensabili per dimostrare il danno


L’onere della prova spetta all’automobilista. Ecco le prove principali da raccogliere:

  • Fotografie e video della buca e del danno al veicolo (usando un righello per dimostrare la profondità).

  • Data, ora e luogo dell’incidente (preferibilmente con geolocalizzazione).

  • Testimonianze oculari di eventuali passanti.

  • Verbale delle autorità (Polizia Municipale, Carabinieri).

  • Preventivi e fatture per la riparazione del danno (inclusi costi del carro attrezzi).


Maggiore è la documentazione raccolta, più alte saranno le possibilità di successo nella richiesta di risarcimento.

Maggiore è la documentazione raccolta, più alte saranno le possibilità di successo nella richiesta di risarcimento. Tuttavia, se il risarcimento viene rifiutato o l’ente temporeggia, potresti dover ricorrere a un avvocato. In questi casi, una polizza di tutela legale per la circolazione può coprire le spese legali, evitandoti costi imprevisti.



Fase stragiudiziale: la richiesta danni all’ente pubblico


Prima di procedere con una causa, si tenta la richiesta stragiudiziale inviando una lettera di diffida all’ente responsabile tramite PEC o raccomandata A/R. La lettera deve contenere:

  • Descrizione dettagliata dell’incidente.

  • Prove fotografiche e documentali.

  • Richiesta di risarcimento specificando l’importo dei danni.


L’ente può:

  • Accettare il risarcimento e proporre un accordo (soluzione più rapida).

  • Negare il risarcimento, spesso sostenendo il caso fortuito o il concorso di colpa del conducente.


Se l’ente non risponde o rifiuta la richiesta, si può procedere con mediazione o negoziazione assistita da un avvocato.


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Fase giudiziale: ricorso in tribunale

Se la fase stragiudiziale non porta a un accordo, si può intentare una causa:

  • Giudice di Pace per danni fino a 5.000 euro.

  • Tribunale Ordinario per danni superiori.


Il giudice potrebbe richiedere una Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) per accertare il nesso tra la buca e il danno. Se il ricorso ha esito positivo, il giudice stabilirà l’importo del risarcimento e il rimborso delle spese legali.



Quando il risarcimento può essere negato?


Non sempre è possibile ottenere il risarcimento. Esistono diverse circostanze in cui la richiesta può essere rigettata.


1. Caso fortuito


L’ente si libera dalla responsabilità se dimostra che la buca si è formata in modo imprevedibile e inevitabile (Cass. n. 24855/2017). Esempi:

  • Una buca apertasi pochi istanti prima dell’incidente.

  • Un’alluvione improvvisa che ha danneggiato la strada.


2. Concorso di colpa del conducente


Il risarcimento può essere ridotto o negato se il danno è stato causato in parte da una condotta imprudente dell’automobilista. Esempi:

  • Guida distratta (uso del cellulare, velocità eccessiva).

  • Violazione del Codice della Strada (superamento limiti di velocità).


3. Presenza di segnaletica di pericolo


Se l’ente aveva segnalato adeguatamente la buca con cartelli di pericolo, la responsabilità ricade sul conducente (Cass. n. 15742/2019).


4. Prescrizione del diritto al risarcimento


Il diritto al risarcimento si prescrive in 5 anni (art. 2947 c.c.). È importante inviare la lettera di diffida entro pochi giorni dall’incidente per interrompere la prescrizione.



Conclusione

Ottenere un risarcimento per danni causati da buche stradali è possibile, ma richiede prove dettagliate e una corretta procedura legale. L’ente pubblico ha l’obbligo di mantenere le strade sicure, ma può difendersi invocando il caso fortuito o il concorso di colpa del conducente.

Per aumentare le possibilità di successo, è fondamentale raccogliere prove tempestive, inviare la richiesta di risarcimento nei tempi giusti e, se necessario, ricorrere all’assistenza legale. Se hai subito danni a causa di una strada dissestata, agire rapidamente è la chiave per ottenere il rimborso dovuto.


Una polizza di tutela legale per la circolazione ti protegge da queste situazioni, coprendo le spese di avvocati e perizie e garantendoti assistenza legale senza costi imprevisti. Ottieni ora un preventivo personalizzato!



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